Cosa sono i RAEE

I RAEE sono rifiuti elettronici come computer e telefoni, da riciclare con un apposita procedura.

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Identificare le AEE

Le apparecchiature elettriche ed elettroniche sono strumenti indispensabili nella nostra vita quotidiana. Dal risveglio con la sveglia del telefono cellulare, passando per il caffè preparato con la macchina automatica, fino al lavoro svolto su computer avanzati, esse rappresentano un punto cardine della nostra esistenza moderna. L’evoluzione tecnologica ha permesso di sviluppare dispositivi sempre più complessi e integrati. Tuttavia, emergono anche dei problemi, come la gestione dei rifiuti elettronici e l’impatto ambientale della produzione e dello smaltimento. I dispositivi obsoleti spesso contengono sostanze pericolose e il loro smaltimento corretto è cruciale per evitare contaminazioni ambientali. Inoltre, l’obsolescenza programmata e la continua innovazione tecnologica spingono i consumatori a sostituire frequentemente i propri dispositivi, aumentando il volume dei rifiuti elettronici. Per affrontare queste problematiche, sono necessarie politiche di sostenibilità e innovazione nella progettazione, che favoriscano il riciclo e la durata dei prodotti, oltre a sensibilizzare i consumatori sull’importanza della gestione responsabile delle apparecchiature elettriche ed elettroniche.


Le apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE) comprendono una vasta gamma di dispositivi che necessitano di corrente elettrica o batterie per funzionare. Questi dispositivi sono progettati per operare con una tensione che non supera i 1.000 volt per la corrente alternata e i 1.500 volt per la corrente continua. Tra questi apparecchi troviamo elettrodomestici, apparecchiature informatiche, dispositivi medici e strumenti elettrici.

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Questi dispositivi, una volta giunti a fine vita, diventano rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) e devono seguire un complesso processo specifico per il loro smaltimento.

I dati

Nel 2023, in Italia, sono stati ritirati più di 200.000 RAEE, per un totale di 380.000 tonnellate. Questo dato rappresenta un aumento significativo rispetto agli anni precedenti, a dimostrazione di una crescente consapevolezza sull'importanza del corretto smaltimento di questi rifiuti. La maggior parte dei RAEE raccolti proviene dalla Lombardia, regione con un'elevata densità di popolazione e un'intensa attività industriale. Seguono il Veneto e l'Emilia-Romagna, altre due regioni con un tessuto economico e produttivo molto sviluppato.
Questi dati evidenziano l'importanza di continuare a investire in infrastrutture e campagne di sensibilizzazione per il corretto smaltimento dei RAEE, al fine di ridurre l'impatto ambientale di questi rifiuti e promuovere un'economia circolare.


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grafico dei dati

Come si organizzano

I RAEE sono classificati in cinque categorie in base alla tipologia di oggetto che va smaltito:

  • R1: Prodotti dedicati alla climatizzazione, come frigoriferi e climatizzatori
  • R2: Elettrodomestici di grandi dimensioni come Forni, lavastoviglie e lavatrici
  • R3: Comprende tutti i monitor, inclusi i televisori
  • R4: Tutti i piccoli domestici ed elettronici di consumo appartengono a questo gruppo. Esempi sono frullatori, aspirapolveri, lampade e videocamere
  • R5: Sono i prodotti caratterizzati da sorgente luminosa, come le lampadine
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Come si gestiscono

La gestione dei RAEE inizia con la loro raccolta, dove i consumatori possono consegnare gratuitamente i loro rifiuti presso i Centri di raccolta RAEE. Una volta raccolti, i RAEE vengono trasportati in degli impianti di trattamento, dove vengono rimossi componenti pericolosi come batterie e condensatori. I rifiuti vengono smontati e separati in diverse frazioni per il recupero e riciclaggio. I materiali recuperati vengono poi reinseriti nel ciclo produttivo, riducendo la necessità di materie prime. I produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche finanziano di queste operazioni.


I consumatori possono consegnare i raee in due modalità:

  • Approccio 1:1. Quando si acquiata un nuovo apparecchio, si può restituire il vecchio apparecchio dello stesso tipo al rivenditore. Ad esempio, se si compra un nuovo frigorifero, è posiibile consegnare il vecchio frigorifero al negozio.
  • Approccio 1:0. Si possono restituire piccoli RAEE (come telefoni cellulari, piccoli elettrodomestici, ecc.) ai rivenditori senza l'obbligo di acquistare un nuovo prodotto. Questo servizio è disponibile nei negozi di elettronica di medie-grandi dimesnioni.
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Normative

Decreto Legislativo 14 marzo 2014 n. 49: Riguarda la gestione dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) in Italia. La normativa stabilisce le modalità di raccolta, trattamento, recupero e smaltimento dei RAEE per ridurre l'impatto ambientale di questi rifiuti e promuovere il riciclo. Inoltre, la legge stabilisce gli obblighi per i produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche, che devono raccogliere i dispositivi a fine vita e assicurarsi che vengano trattati correttamente. Nel 2024, sono state introdotte modifiche che rafforzano la responsabilità dei produttori e favoriscono una maggiore raccolta differenziata e il riciclo dei RAEE. Le nuove disposizioni prevedono incentivi per la raccolta di dispositivi obsoleti e l'introduzione di misure più rigide per il trattamento dei rifiuti.


Direttiva 2012/19/UE: L'obiettivo principale di questa direttiva è ridurre l'impatto ambientale dei RAEE, migliorando il riciclo e il riutilizzo dei materiali, e garantendo che questi rifiuti vengano trattati in modo sicuro ed ecologico. La direttiva stabilisce obiettivi di raccolta, riciclo e recupero dei RAEE, imponendo ai Paesi membri di creare sistemi di gestione efficaci per raccogliere e trattare correttamente i rifiuti elettronici. Inoltre, incoraggia l'estensione della responsabilità del produttore, che deve farsi carico del trattamento dei dispositivi a fine vita e promuovere l'uso di apparecchiature più durevoli e riciclabili.